Ita / Eng

Musicaimmagine - Logo

L’Orecchio di Giano 2023
Malipiero musicologo / #malipiero50

ROMA, giovedì 16 marzo

L’Orecchio di Giano: Dialoghi della Antica et Moderna Musica / I naviganti del Tempo a Villa Giulia
INAUGURAZIONE della XXII edizione

I concerti dell’Ensemble Seicentonovecento
che nel 2023 compie 40 anni !

Flavio Colusso
Direttore artistico e musicale

INFO & TICKETS

La XXII stagione di concerti dell’Orecchio di Giano: Dialoghi della Antica et Moderna Musica, dopo l’apertura in anteprima alla Centrale Montemartini in occasione di RomaCapodarte2023, quest’anno si svolge in parte a VILLA LANTE al Gianicolo e parte nei giardini del Museo Nazionale Etrusco di VILLA GIULIA, con il quale già dal 2018 il progetto #iNavigantiDelTempo crea un ulteriore ideale ponte tra il monte del Gianicolo e la valle della Città Eterna.
Eventi alla scoperta di rarità musicali di ieri e di oggi con artisti e compositori illustri ospiti dell’Ensemble Seicentonovecento, in residenza dell’Institutum Romanum Finlandiae a VILLA LANTE al Gianicolo; il gruppo, fondato e diretto fin dal 1983 da Flavio Colusso, è da sempre impegnato nella rivisitazione del passato e nell’esecuzione di nuove opere.
"Hinc totam licet aestimare Romam" (da qui si può ammirare tutta Roma), scriveva Marziale: il ciclo di concerti bi-fronte invita ad affacciarsi sul panorama più vasto della Città e ad “ascoltare” estendendo Vista e Udito dal passato al futuro, dall’esterno all’interno, dal conosciuto all’incognito.

VILLA LANTE AL GIANICOLO
giovedì 16 marzo, ore 18:00

Omaggio a Malipiero

CONFERENZA-Tavola rotonda
Malipiero musicologo
con : Paola Besutti, Annalisa Bini, Georg Brintrup, Flavio Colusso

CONCERTO
Così parlò Monteverdi
musiche di : Claudio Monteverdi [1567-1643]

Ensemble Seicentonovecento | dir. al cembalo, Flavio Colusso
Andrés Montilla Acurero, Tenore
Riccardo Pisani, Tenore
Andrea Damiani, Tiorba

PROIEZIONE FILM 
Poemi Asolani di Georg Brintrup (1985, WDR, 58’)
Musica e vita di Gian Francesco Malipiero

> PDF Programma di sala
Early Music Day 2023
> CALL for Proposal

............................
INCONTRI DI STUDI
Malipiero musicologo

nel 50° anniversario della morte di Gian Francesco Malipiero [1882-1973]

#malipiero50
 
Tra le ricorrenze del 2023 spicca il 50° anniversario della morte di Gian Francesco Malipiero [1882–1973], compositore e studioso, «novatore» ed «esumatore», figura complessa e controversa, un perfetto ‘Navigante del Tempo’ per la nostra sensibilità moderna. Intuitivo, veggente: «per quanto figlio della sua epoca, ha vissuto fuori del tempo come quasi tutti i grandi musicisti», queste sue parole scritte per il «divino Claudio» a lui stesso si attagliano e ne vestono con forza la percezione che possiamo ottenere di lui.

«[…] Sempre là, curvo a frugare la rovina, a disseppellire le reliquie, a respirare l’esalazione dei sepolcri! [G. d’Annunzio, La città morta]», nei sui scritti emerge la necessità di ricondurre il campo teorico degli studi storici e scientifici alla ‘prattica’ dell’ascolto, della condivisione dell’Arte: «Quasi tutti gli scrittori italiani di storia musicale […] erano più interessati a raccogliere documenti che al rinascere dell’arte musicale italiana».

Tra le numerose iniziative intraprese, il compositore veneziano-asolano cura le Opere complete di Claudio Monteverdi [1567–1643], pubblicate in 16 Tomi presso il Vittoriale degli Italiani, la cittadella autarchica di d’Annunzio sul Lago di Garda – poi ristampati dalla Universal Edition (Vienna, 1967) compreso un Tomo XVII ‘Appendice’.
Nel Commiato (XVI Tomo, 1942) Malipiero si ‘confessa’ circa l’impegno profuso nell’opera completa monteverdiana: «Fu certamente un caso di dolce incoscienza se (nel 1926) ci impegnammo a pubblicare ‘tutte le opere’ di Claudio Monteverdi. Fra il 1926 e il 1932 riuscimmo a trascrivere (dalle fotografie degli originali) e a pubblicare 14 Tomi, senza interrompere la nostra maggiore attività. [...] è stata una meravigliosa esperienza, uno stimolo molto fecondo e se per quasi dieci anni abbiamo abbandonato l’edizione monteverdiana è perché siamo partiti per un lungo viaggio nel mondo misterioso della nostra fantasia. Claudio Monteverdi ci ha spalancato le porte del suo regno ove penetrammo seguendolo con animo sereno sì, ma con travolgente entusiasmo. Molto gli dobbiamo [...]. Ci siamo avvicinati a lui con umiltà. Con trepidazione abbiamo ricostruito i suoi capolavori assistendo alla loro miracolosa rinascita. [...] perché lo spirito di Claudio Monteverdi ci ha guidati. [...] In questa edizione molto è dovuto a fenomeni medianici, e poi non è detto che per avvicinarsi alla musicologia sia indispensabile di essere negati alla musica. [...] G. F. M.».   

Malipiero insieme a Gabriele d’Annunzio [1863–1938], acceso riscopritore e divulgatore di quanto l’Italia ha prodotto nelle Arti, a partire dal 1919 coordinò – con Pizzetti, Perinello e Pratella – la Raccolta Nazionale delle Musiche Italiane, collana di musiche antiche divise in quaderni di grande impatto estetico e divulgativo insieme. Pubblicati dall’Istituto Editoriale Italiano (Milano, 1919), i 307 «Quaderni» monografici di poche pagine, rilegati in cartone con carte tutte diversamente decorate e rifinite a mano, con note biografiche sui compositori (alcune in quattro lingue: Italiano, Francese, Inglese, Spagnolo), furono poi riorganizzati in 36 volumi con l’apporto della Società Anonima Notari (La Santa, Milano).
Infine nell’ultimo operosissimo periodo di Malipiero figura la direzione artistica, a partire dal 1947, dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e dell’edizione della gran parte delle opere del maestro veneziano, già avviata da Casella e l’Accademia Chigiana di Siena a partire dal 1939.