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L’Orecchio di Giano 2022
I Lieder di Jean Sibelius

Concerto n.6 / giovedì 6 ottobre

INFO & TICKETS

VILLA LANTE AL GIANICOLO
giovedì 6 ottobre - ore 19:30

I Lieder di Sibelius

Eero Lasorla, tenore | Marina Cesarale, pianoforte
musiche di : Jean Sibelius 

in collaborazione con Sibelius Society Italia 

il concerto è preceduto (ore 17:30) dalla 
PRESENTAZIONE del volume "I Lieder di Sibelius" pubblicato dalla LIM, a cura di Lasorla-Cesarale
con la partecipazione di : Carla Conti, Flavio Colusso e i curatori del Volume

> PDF del Programma generale 2022
I Lieder di Jean Sibelius
La lunga carriera di Jean Sibelius iniziò con un Lied per voce e pianoforte e finì con gli arrangiamenti per voce e pianoforte tratti dalle sue musiche di scena. Tra i Lieder (Songs) appartenenti alle sue raccolte, quelli sciolti e quelli che trascrisse per pianoforte dagli originali per voce e orchestra o dalle musiche di scena, ne contiamo più di un centinaio: un mondo a se stante non paragonabile a nessuno stilema di influenza europea, in cui Sibelius volle mantenere un’identità scevra da qualsiasi contaminazione pur avendo egli frequentato tedeschi, francesi e italiani.
Lo scenario poetico in cui si ambientano i Lieder di Sibelius è quello della Natura, di ambienti e di uomini, ma anche di paesaggi fiabeschi popolati da personaggi irreali. I poeti che sceglie sono Runeberg, Tavaststjerna, Levertin, Ilmari Kianto-Calamnius, Josephson, Gripenberg, Rydberg, fino a Maeterlinck e Procopé per quanto riguarda la musica di scena. Gli idiomi utilizzati vanno dallo Svedese (la sua lingua madre) al Finlandese, al Tedesco, al Francese. Boschi, laghi, cigni, stelle, eroi, folletti… ecco il mondo di Sibelius. La natura con i suoi misteri fu fonte di ispirazione di tutta la sua esistenza. Le lunghe passeggiate nei boschi, la casa ad Ainola con la stufa verde (Sibelius l’aveva voluta così), le saghe finlandesi hanno dato vita a delle realtà viventi che troviamo in particolar modo nei suoi Lieder. Attraverso esse Sibelius cercò di cogliere un mondo trascendente e metafisico che gli fece concepire la musica come se fosse un ‘pittore’. È per questo che lo stile compositivo che troviamo nei Lieder si discosta da quello di tanti altri musicisti del primo Novecento: un connubio tra modalità e tonalità che dà un colore velato ma nello stesso tempo ‘fresco’ e gioioso alla sua musica, sempre diretta verso la strada del suo suono interiore.

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