Concerto n.3 / sabato 10 luglio
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VILLA GIULIA, sabato 10 luglio - ore 17
Nordici a Roma
Annemarie Åström, violino
Anna Kuvaja, pianoforte
musiche di : N.W. Gade, J.M. Kraus, Fanny & Felix Mendelssohn, Mozart, Sibelius
in collaborazione con la Sibelius Society Italia
Il termine Grand Tour compare per la prima volta nella traduzione francese del Voyage or a Compleat Journey through Italy di Richard Lassels, pubblicata nel 1670 come guida per studiosi, artisti e collezionisti d’arte in visita all’Italia. Dall’Ottocento in poi il Grand Tour prende la veste di un progetto di più ampio respiro: moda, esperienza di stile, ma anche pellegrinaggio, cammino spirituale.
Joseph Martin Kraus, soprannominato il Mozart di Odenwald, chiamato dal re di Svezia Gustavo III come maestro di cappella e direttore dell’Accademia Reale Svedese di Musica, appena ne ebbe la possibilità, nel 1871, partì per il suo tour fermandosi anche a Bologna dove padre Martini commissionò il suo ritratto. Furono tre i viaggi di Mozart in Italia e ogni volta influenzarono con esiti sempre diversi il maestro salisburghese che volentieri si immergeva nella tradizione musicale e nella dolcezza gioiosa del vivere all’italiana. È noto quanto l’Italia e Roma abbiano profondamente impressionato Felix e Fanny Mendelssohn la quale acquistò consapevolezza del suo essere artista proprio nel periodo ivi trascorso. Il compositore danese Niels Wilhelm Gade divenne assistente di Mendelssohn a Lipsia e nel 1847 gli successe quale direttore del Gewandhaus. Anche per Gade il viaggio in Italia fu una tappa fondamentale per la sua crescita; informata stilisticamente al modello tedesco e mendelssohniano, l’arte di Gade giunge non di rado a esprimere una diversa sensibilità che preannunzia quella delle scuole nordiche di Grieg (che ne fu allievo), Sinding, Svendsen e Jean Sibelius, a sua volta «divenuto completamente un altro uomo in mezzo a questa bellezza e a questo calore», che amò sempre l’Italia «terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa» e che scrisse «di tutte le città che ho visto Roma è la più bella e la più aristocratica».