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L’Orecchio di Giano 2019
"Omaggio a Giacomo Lauri Volpi"
 

Concerto n.10 / martedì 3 dicembre, ore 19:00

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CALENDARIO XVIII Stagione

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VILLA LANTE, martedì 3 dicembre, ore 19:00
Omaggio a Giacomo Lauri Volpi 

Luciano Ganci, tenore
Ensemble Seicentonovecento e illustri ospiti | dir. Francesco Quattrocchi 
musiche di : Bizet, Donizetti, Puccini, Tosti, Verdi

CONVERSAZIONE in occasione dei 40 anni dalla morte e nel centenario del debutto operistico del grande tenore.
Nell’occasione verranno eccezionalmente esposti alcuni cimeli provenienti dall’archivio di famiglia.

Nel 2019 ricorrono il centenario del debutto e il quarantesimo della morte di Giacomo Lauri Volpi (Lanuvio, 11 dicembre 1892 – Burjassot, 17 marzo 1979), famoso tenore dalla straordinaria voce e personalità: non solo uno dei più grandi cantanti del Ventesimo secolo ma anche uno scrittore, filosofo del belcanto e dell’animo umano, un mito nella sua epoca e ancora oggi.
Il tenore Luciano Ganci - considerato dalla critica internazionale una delle voci più interessanti della nuova generazione - e il direttore d’orchestra e pianista, membro dell’Ensemble Seicentonovecento, Francesco Quattrocchi interpretano famose arie d’Opera tra le numerose che furono cavalli di battaglia del celebre tenore.

Sabino Lenoci, direttore della rivista “L’Opera-international magazine”, la figlia di Lauri Volpi, Carla e il nipote, il compositore Giacomo Del Colle Lauri Volpi, insieme al direttore artistico e musicale de “L’Orecchio di Giano”, Flavio Colusso, ricorderanno il grande personaggio.

Luciano Ganci Considerato una delle voci più interessanti della nuova generazione, ha mosso i primi passi nel Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina diretta da Domenico Bartolucci e studiando sin da bambino canto, pianoforte e organo conseguendo i diplomi presso i Conservatori “Santa Cecilia” di Roma, “Licinio Refice” di Frosinone e “Ottorino Respighi” di Latina. Dal 2006 intraprende lo studio del canto lirico perfezionandosi con Otello Felici, Francesca Patanè e Marco Chingari. Tenore dalla voce ampia e luminosa, in attività dal 2009 (Nozze di Figaro e Gianni Schicchi), debutta nel 2010 il ruolo di Alfredo nellaTraviata di Verdi, ben presto seguito dai ruoli pucciniani di Rodolfo in Bohème e Pinkerton in Madama Butterfly e, l’anno seguente, da quello verdiano di Oronte nei Lombardi alla Prima Crociata, e Turiddu in Cavalleria Rusticana di Mascagni. La Traviata a Salisburgo nel 2012 segna ufficialmente il suo debutto a livello internazionale; pochi mesi dopo canta nell’Amico Fritz di Mascagni, nel Christus am Ölberge di Beethoven, nel Requiem di Mozart e nel Trovatore di Verdi e registra per la Chandos un CD di brani inediti di Mascagni. Da quel momento, si susseguono i debutti di ruoli verdiani: Il Corsaro, Nabucco, Attila, Macbeth, Luisa Miller, Un Ballo in Maschera, Messa di Requiem, Giovanna D’Arco e Stiffelio (entrambi disponibili in DVD); e ancora Mosè di Rossini (disponibile in DVD), Norma di Bellini, Tosca e Messa di Gloria di Puccini, Carmen di Bizet, Francesca da Rimini di Zandonai, Lucia di Lammermoor di Donizetti, la Nona Sinfonia di Beethoven, la Petite Messe Solemnelle di Rossini. Ha cantato in Teatri come La Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Festival Verdi di Parma, Regio di Parma, Haus für Mozart di Salisburgo e Opernhaus di Graz, Konzerthaus di Berlino, Palau des Art de la Reina Sofia di Valencia, Arena Sferisterio di Macerata, Petruzzelli di Bari, Herodes Atticus di Atene, Edmonton Opera in Canada, Bolshoi di Mosca e Marinskij di San Pietroburgo, Opera di Anversa e Gent, Royal Opera di Muscat in Oman, Abu Dhabi, Teatro di Astana in Kazahstan, NCPA di Pechino, Hyogo Opera Festival in Giappone, Art Center di Seoul e Spring Festival di Budapest.
     
Francesco Quattrocchi 36 anni, direttore d’orchestra allievo di Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti e Marco Zuccarini. Si è formato fin da giovanissimo collaborando per oltre dieci anni con l’Ensemble Seicentonovecento con il quale ha approfondito le prassi esecutive storiche e la produzione di prime esecuzioni di musica d’oggi. Francesco Quattrocchi unisce capacità artistiche e ideative oltre a una tenace aspirazione al successo che si estende in ogni fase del processo produttivo di un evento musicale e operistico. È profondo conoscitore delle tradizioni operistiche e sinfoniche nelle diverse prassi esecutive, con spiccata capacità di focalizzazione sulle specifiche qualità degli interpreti (repertorio e ruoli, cadenze, variazioni). È stato invitato come direttore da prestigiose istituzioni fra cui: Teatro Verdi di Trieste, Sofia Opera, Dubai Opera, Royal Opera House Muscat-Oman, Teatro Comunale di Bologna, Festival Scarlatti del Teatro Massimo di Palermo, Teatro Solis-Montevideo, Orchestra Filarmonica di Montevideo, Festival della Valle d’Itria, Ensemble Seicentonovecento, Orchestra Internazionale d’Italia. Grazie al vasto repertorio concertistico, sinfonico e operistico (tra cui Madama Butterfly e Gianni Schicchi di Puccini, Falstaff e Don Carlos di Verdi, Mosè di Rossini - disponibile in DVD, I Capuleti e i Montecchi di Bellini, Cavalleria rusticana di Mascagni) e alla collaborazione con artisti quali: Ruggero Raimondi, Mariella Devia, Massimo Cavalletti, Vladimir Stoyanov, Dimitra Theodossiou, Pietro Spagnoli, Sara Mingardo, Piero Giuliacci, Mario Cassi, Isabelle Kabatu, Giorgio Gatti, Luciano Ganci, Bogdan Mihai, Paolo Gavanelli, ha potuto in breve tempo maturare un’esperienza notevole corroborata anche da importanti incarichi di Consulente artistico. In occasione di Expo2015 ha diretto il Mosè di Rossini, prima opera realizzata in forma scenica all’interno del Duomo di Milano. Ha inaugurato con grandissimo successo personale la Dubai Opera dirigendo il gala sinfonico Opera without words e Il barbiere di Sivigliadi Rossini. Sue registrazioni audio-video per MR Classics, Brilliant, Bongiovanni, C Major, così come le sue esecuzioni live, sono trasmesse da Radio3, Rai3, Mediaset, Mezzo, Arte, Canal+, ORF, ZDF, Radio Classica Sud America e sono molto apprezzate dalla critica internazionale (AllMusic Guide, American Record Guide, Fanfare Magazine).