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L’Orecchio di Giano 2024 a VILLA GIULIA
Nuncius-Sidereus-Sonus / #urbanoVIII400

ROMA, sabato 22 giugno

INFO & TICKETS

CALENDARIO XXIII Stagione

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VILLA GIULIA, sabato 22 giugno, ore 17:00
Nuncius-Sidereus-Sonus.
Accademia per musica: tra scienza dei numeri e poesia oracolare


nel IV centenario di Maffeo Barberini (Urbano VIII) - #urbanoVIII400

Ensemble Seicentonovecento | direttore, Flavio Colusso
regìa : Flavio Colusso & Renato Giuliani
musiche di : Kapsperger e Colusso

Flavio Colusso [1960]
  Sidereus Nuncius.4 (prima esecuzione *)
  testo di Flavio Colusso, ispirato dall’omonimo libro di Galileo Galilei (Venezia, 1610)

Johannes Hieronymus Kapsperger [1580-1651]
  Paraphrasis in Canticum Trium Puerorum (prima moderna **) 
  da “Poematia et Carmina”, Roma, 1624, testo di Maffeo Barberini

Flavio Colusso
  Sidereus Sonus (prima assoluta ***)
  testo di F. Colusso, ispirato dall’omonimo libro di Cecilia Campa 

lo spettacolo è preceduto alle ore 15:15 dalla
PRESENTAZIONE del volume "Sidereus Sonus" di Cecilia Campa (Palestrina, 2021)
con la partecipazione di Marcello Fagiolo e Luca Polidoro

in collaborazione con :
Centro di Studi sulla Cultura e l’Immagine di Roma & Fondazione G.P. da Palestrina  


* nuova versione del brano in forma di Esercizio spirituale concertato il cui testo recitato e cantato, i suoni e i gesti sono ispirati dal libro di Galilei, nella ricerca di risonanze fra l’antico e il moderno tipica del percorso creativo di Colusso [«La peculiarità creativa di Flavio Colusso è racchiusa tutta in questa filosofia dell’arte, intesa come creazione e ri-creazione in cui l’arcaico e il presente si incontrano in una commovente, umanissima, sintesi». Pupi Avati, 2004].

** prima esecuzione moderna (nel IV centenario della pubblicazione) di una delle composizioni per voci e strumenti (5 voci e Bc) contenute nella raccolta del “Nobile alemanno” su testo dello stesso papa Urbano VIII: qui in funzione celebrativa, gemma germinante del triplice omaggio barberiniano «curae fuit musicis numeris ea carmina modulari […] aut humanae pandunt oracula sapientiae».

*** nuova commissione ispirata dagli studi di Cecilia Campa sul connubio di musica e astronomia – pubblicati nel suo Sidereus sonus (Fondazione Palestrina, 2021): da Platone a Plutarco, da Euclide a Tolomeo, da Pitagora a Galileo, tra scienza dei numeri e poesia oracolare, che pone al centro il fruttuoso ma anche controverso accoppiamento di musica e astronomia. L’interesse musicale si fondava da millenni sul presupposto di calcoli comuni nelle due scienze, condivisi entro il sistema delle arti liberali. Il tripode delfico era considerato simbolo di tutte le discipline. Se i rapporti e le proporzioni sui quali il tripode era costruito rendevano possibile il suo risuonare per simpatia – effetti sui quali la Pizia stessa intonava i suoi esametri – su tale modello il musico Pitagora di Zacinto concepì una lira triplice, oggetto di riscoperta nel mondo barberiniano.