ROMA, S. Maria dell’Anima
domenica 7 novembre, ore 10:00
Flavio Colusso
Missa "O gloriosa Domina"
Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima
Flavio Colusso, maestro di cappella
Maria Chiara Chizzoni, soprano 1
Stefano Guadagnini, soprano 2
Chiara Guglielmi, alto
Leonardo Malara, tenore 1
Raimundo Pereira, tenore 2
Paolo Fanciullacci, tenore 3
Guglielmo Buonsanti, basso 1
Walter Testolin, basso 2
Mater purissima: la Perla, il Cerchio e l’Unisono
Il regno dei cieli è simile a un mercante
che va in cerca di perle preziose;
trovata una perla di grande valore, va,
vende tutti i suoi averi e la compra
(Mt 13,45-46)
Il brano "O gloriosa Domina" (Ed. Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon, 2005), composto à 5 voci nella ricorrenza del 150° anniversario (2004) della proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione di Maria, dà la sua genesi all’intera “Missa O gloriosa Domina” nata nel particolare fermento personale di riflessioni che porta a compimento un lungo periodo ricco di segni e tracce ognuno dei quali è pilastro di un’architettura sottile che tutto permea. Si conclude su un lungo unisono sulle parole “Mater purissima”.
L’intonazione è una sola, quella che ha una profonda risonanza; tutte le altre sono illusione. Raggiunge questa condizione superiore di risonanza - annullandosi e creando una moltiplicazione; si intona perfettamente ma con la coscienza di assoggettarsi a una frequenza proveniente fuori da sé, dall’alto. Questo è un concetto superiore di Armonia che è basilare nell’architettura dell’arte. Non l’individualità, dunque, ma la profonda coscienza e conoscenza delle relazioni, dei rapporti fra gli elementi è l’ingrediente indispensabile per creare quel movimento dinamico che attrae e rapisce.
Cerchio. Unica figura dove l’energia trova il suo equilibrio naturale e ideale, quella dove il Tempo si annulla in se stesso, dove il lento e il veloce sono uguali, armonici dell’unico suono, dell’unica vibrazione.
“Unissono alla silenziosa armonia” ovvero al frastuono del totale sonoro e cromatico, l’Inno della perla, l’inno maturato nella conchiglia ha risuonato per riverberarsi nei cuori di molti e scioglierli in quelle “lagrime” nelle quali ciascuno distilla la propria Perla. Unisono: concetto di trascendente bellezza. Intervallo che contiene in sé tutta la forza consonante e dissonante di tutti gli altri intervalli: centro del tenet, centro della vita. Perla preziosa insieme dentro e fuori del tempo totale.
O gloriosa Domina, | Sublimis inter sidera,
Qui te creavit parvulum, | Lactente nutris ubere,
Quod Heva tristis abstulit, | Tu reddis almo Germine:
Intrent ut astra flebiles, | Coeli recludistis cardines.
[O gloriosa virginum, Salve, Maria: Mater purissima!]
Questi versi trovano la loro fonte testuale nelle prime due strofe dell’antico Inno in onore della SS.ma Vergine attribuito a san Venanzio Fortunato (ca.530 - ca.607); si è voluto aggiungere il verso finale ("O gloriosa virginum, Salve Maria: mater purissima!") citando parte del coro interno di Voci bianche nella “Scena del miracolo” che chiude l’opera "Suor Angelica" di Giacomo Puccini (1918), opera in cui «[...] rispondono le voci degli Angeli che levano l’Inno alla Madre delle Madri».