ROMA, Chiesa Teutonica di S. Maria dell’Anima
domenica 15 gennaio, ore 10:00
musiche di: Wolfgang Amadeus Mozart
Cappella Musicale di Santa Maria dell’Anima
Flavio Colusso, maestro di cappella
#exultatejubilate250
Il 17 gennaio 2023 ricorre il 250° anniversario della prima esecuzione del celeberrimo "Exultate, jubilate" di Wolfgang Amadeus Mozart. Il giovane Mozart scrisse il virtuosistico mottetto ‘natalizio’ per il castrato Venanzio Rauzzini – “primo Uomo” nell’opera mozartiana "Lucio Silla" che in quei giorni si dava a Milano – su commissione dei Padri Teatini per la festa di sant’Antonio abate, titolare della loro chiesa milanese. Questa fu anche l’ultima apparizione di Mozart in Italia, la terra che «come nessuna altra […] l’aveva visto onorato e apprezzato».
In occasione delle celebrazioni dell’Anno mozartiano 2006, Musicaimmagine e Le Colonne del Decumano hanno pubblicato con il patrocinio del Mozarteum di Salisburgo, nella collana di studi e testi «Musica Theatina» edita dalla LIM-Libreria Musicale Italiana, il fac-simile dell’autografo mozartiano a cura di Flavio Colusso, Domenico Antonio D’Alessandro e Rudolph Angermüller [nella foto sopra, a Napoli, insieme a Friedrich Gehmacher del Mozarteum]. Il CD allegato al prezioso volume contiene la registrazione dal vivo del concerto della Cappella Musicale Theatina con il soprano Mariella Devia diretto da Flavio Colusso, oggi Maestro di cappella della Chiesa di Santa Maria dell’Anima in Roma: in questa storica istituzione Teutonica furono maestri di cappella compositori e musicisti come Pietro Paolo Bencini, Giovanni Battista Borghi, Arcangelo Corelli, Giovanni Battista Costanzi, Niccolò Jommelli, ancora oggi riproposti insieme al genio salisburghese che è “di casa” con messe, mottetti, antifone, offertori, sonate da chiesa, Kirchenlieder e dove, domenica 15 gennaio 2023, è riproposto il suo "Exultate, jubilate" insieme alla Missa in Sol n.1, kv49 (Salisburgo 1768).
> PDF della copertina del fac-simile LIM
> così su ClassicVoice n.284 / gennaio 2023
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Mozart e Rauzzini
+Rudolph Angermüller (Stiftung Mozarteum Salzburg)
Il 9 settembre 1767, quando Mozart ascoltò a Vienna il soprano Venanzio Rauzzini – il «migliore dei Castrati», che «canta come un angelo», secondo le parole di Leopold Mozart – nell’opera Partenope di Johann Adolf Hasse non poteva certo immaginare che proprio per lui, per una star dei palcoscenici operistici, avrebbe scritto nel 1772 a Milano la parte di Cecilio nel suo Lucio Silla kv 135 (prima esecuzione il 26 dicembre 1772 al Regio Ducal Teatro) e il mottetto solistico Exultate, jubilate kv 165. Rauzzini [1746-1810] non fu solo un celebre ‘castrato’, ma anche compositore e pianista. Era giunto a Roma intorno al 1750, e qui ricevette presumibilmente le prime lezioni di canto e di composizione da parte di Giuseppe Santarelli. Forse studiò anche a Napoli con Nicola Antonio Porpora. Il primo gennaio 1757 Rauzzini venne nominato “socio accademico” della romana Accademia di Santa Cecilia. Debuttò il 7 febbraio 1765 al Teatro Valle di Roma come Clarice nel Finto astrologo di Niccolò Piccinni. L’anno successivo venne scritturato a Venezia; per la stagione 1766-1767 si recò a Monaco, dove divenne il primo castrato al servizio del principe elettore di Baviera Massimiliano Giuseppe III. Nella capitale bavarese Rauzzini si esibì inizialmente nel dramma per musica di Tommaso Traetta Siroe, Re di Persia (Carnevale 1767); per il Teatro di Monaco compose inoltre le sue prime opere, Piramo e Tisbe (1769) e L’eroe cinese (1771). Nel 1772 dovette abbandonare la Baviera per via di uno scandalo amoroso. Nel 1773-1774 lo troviamo a Padova, Torino e Venezia. Nel 1774 si reca a Londra dove, dal novembre di quell’anno fino al luglio 1777, è scritturato presso il King’s Theater. Nel 1778 si ritirò dalle scene a causa dell’eccessiva mole corporea, stabilendosi a Bath, dove ricevette la visita di Franz Joseph Haydn. Lo storico della musica Charles Burney, che ascoltò Rauzzini a Monaco, scrisse di lui che fu un «cantante eccezionale dalla voce amabile e dall’ampio registro», e che possedette un «gusto squisito e infallibile». Di Rauzzini compositore sono note otto opere, quattro cantate, arie italiane e Songs inglesi, musiche sacre e didattiche, una sinfonia, quartetti per archi e quartetti per archi con strumento a tastiera, brani per pianoforte a quattro mani e sonate.
La prima esecuzione dell’Exultate, jubilate ebbe luogo nella chiesa dei Padri Teatini di Milano: ritagliato ad hoc per la voce di Rauzzini, presenta una scrittura di stampo operistico. Il giovane compositore salisburghese ha scritto infatti per il celebre castrato brillanti colorature, ampi intervalli – una specialità di Rauzzini – e passaggi difficili. L’autografo del Mottetto kv165 è conservato oggi a Cracovia nella Biblioteka Jagiellonska. Prima della fine della Seconda guerra mondiale, esso era conservato nelle collezioni dell’allora Kgl. Preußischen Staatsbibliothek di Berlino e da lì trasferito in Polonia insieme a tantissimi altri manoscritti per preservarli dai bombardamenti. Del brano esiste anche una seconda versione, che è stata scoperta alcuni anni fa nell’Archivio parrocchiale della cittadina di Sankt Jakob a Wasserburg sull’Inn. Questa versione si differenzia da quella milanese per quanto riguarda il testo e l’organico strumentale. Lo studioso Robert Münster ha potuto stabilire che essa venne scritta per la Chiesa della SS.ma Trinità di Salisburgo, nella quale Leopold Mozart, il padre del compositore, era responsabile della musica liturgica nei giorni di festa. A Salisburgo la nuova versione del Mottetto potrebbe essere stata cantata dal castrato Francesco Ceccarelli, che era amico della famiglia Mozart. Münster ha fissato come data di composizione di questa seconda versione la domenica della SS.ma Trinità (30 maggio) del 1779. Quel giorno infatti dopo la messa Leopold, Wolfgang e Ceccarelli furono invitati a pranzo nella canonica adiacente alla Chiesa della SS.ma Trinità. [ © musicaimmagine, 2006 ]